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Accade sempre nelle sconfitte. Il vinto si interroga del perché del fallimento, precipitando in una crisi dalla quale risollevarsi con il briciolo di energie ancora a disposizione. “Solo chi cade può risorgere”, è il titolo di un vecchio film in bianco e nero che assicura il riscatto dei perdenti.

Alice nel paese delle meraviglie sembra essere oggi il Partito maggiormente uscito con le ossa rotte dalla competizione elettorale. Ciò che lascia stupiti, è aver d’incanto scoperto piaghe importanti da portarlo ad interrogativi esistenziali sulla sua stessa ragion d’essere, terribili e rifuggite questioni identitarie.

Un attimo prima si è candidato a forza di governo, in grado di condurre il Paese nei prossimi anni a venire; un attimo dopo scopre d’improvviso un corpo lacerato, in grande affanno, che non può tagliare alcun traguardo.

Si parla di un suo scioglimento e rifondazione. Non roba da poco.

Non è chiaro se siano stati maldestramente inconsapevoli dei propri acciacchi o se tutto sia stato invece tenuto sotto coperta, tacendo una salute in avanzato stato di allarme.

Ora tutto purtroppo è venuto alla luce, uno scandalo al sole. Non se ne vedeva il bisogno. I panni sporchi si lavano in famiglia. Resta il fatto che in ogni caso vadano lavati, non fatto mucchio per l’eternità.

In apnea, sotto coperta, si può fare l’amore con godimento, finché il respiro non viene poi a mancare. Così, stimandoti invulnerabile, ci rimani secco.

Sotto coperta si può navigare ben protetti per miglia e miglia, ma il rischio di sbagliare rotta o di infrangersi sugli scogli non è del tutto improbabile.

Chi vivrà, vedrà.