Probabile che non lo sapesse, ma gli era bastato mettere un accento lì dove non c’era per cambiare il senso delle cose e condire con un pizzico di filosofia dove contano solo i soldi. La sua non era una offerta pubblica d’acquisto, non chiedeva di comprare il patrimonio di altri e tanto meno di vendersi per essere proprietà di qualcuno. Nulla da essere oggetto d’asta.
Era un uomo che rammentava che ogni storia di uomini parte sempre dal bisogno essenziale di avere qualcosa per riempire la pancia. Non occorrono manicaretti alla vita d’un uomo. Si parte dal pane e si potrebbe finirla già lì. Gesù Cristo spezzò il pane, non il pesce arrosto che pure amava, per darlo in comunione ai suoi amici.
A Napoli quel mendicante era conosciuto da tutti con il soprannome di O PA’ O PA’ in virtù della sua preghiera raddoppiata quando chiedeva l’elemosina, subito anticipando a cosa sarebbe stata destinata, facendo cadere incertezze ed esitazioni nel passante sempre pronto con il sospetto di essere fregato.
Aveva adottato la sua città e non si risparmiava nella sua raccomandazione. Si chiamava Umberto Consiglio. Fedele al suo nome ha consigliato agli uomini di pesare tutto con la misura del pane. Ha qualcuno forse sarà servito, qualcuno forse ne avrà memoria, qualcuno si consumerà invece alla lettura di menù ricchi di pagine. O PA’ O PA’, come pochi, ha fatto il suo.